Tutto quello che sappiamo sul servizio streaming di Apple

(Foto: Apple)
(foto: Apple)

It’s showtime“, dice il criptico annuncio rilasciato da Apple nelle scorse settimane in relazione alla presentazione che l’azienda terrà il prossimo 25 marzo. Anche se non c’è nessun tipo di conferma ufficiale pare proprio che la società di Cupertino voglia presentare in quella data il servizio di streaming a cui sta lavorando da un paio di anni, anche se anche su questo non ci sono conferme né informazioni ufficiali.

È interessante che Apple abbia scelto questa data, ad ogni modo, in quanto il prossimo 11 aprile sarà invece Disney a presentare ai suoi investitori la sua piattaforma di streaming che verrà lanciata con tutta probabilità in autunno. Di recente, poi, Netflix ha rimosso la possibilità di sottoscrivere i propri abbonamenti tramite l’App store, in un allineamento che posiziona sempre più il futuro streamer della Mela come un ambizioso competitor nel panorama della televisione non lineare tanto in crescita oggi. Ecco ciò che si sa ad oggi.

Il servizio
L’idea è che il nuovo servizio Apple si presenti in una forma molto simile a quello di Netflix o Amazon Prime Video, fondendo cioè produzioni originali in esclusiva e altri titoli acquisiti da cataloghi televisivi e cinematografici esterni. In passato, la stessa Apple aveva prodotto dei titoli come Carpool Karaoke e Planet of the Apps, che erano stati diffusi tramite i canali di Apple Music. In un recente incontro coi suoi investitori, però, il Ceo Tim Cook ha sottolineato come gli investimenti sulle produzioni proprie non cambieranno gli accordi di distribuzione a oggi in essere con i network americani, in particolare Hbo di cui Apple diffonde on demand i titoli. Al catalogo messo a disposizione di default si potrebbero dunque aggiungere canali opzionali come Starz o la stessa Hbo.

Non è chiaro poi di che tipo di sottoscrizione stiamo parlando. Secondo alcune indiscrezioni circolate negli scorsi mesi, lo streaming Apple dovrebbe essere un abbonamento mensile, mentre altre ipotesi parlando di un’offerta gratuita e forse addirittura esclusiva per i soli possessori di dispositivi Apple, in questo caso potenziando la app Apple Tv già inclusa in questi prodotti. Non chiara nemmeno l’ampiezza della diffusione di questi contenuti, che potrebbero essere disponibili fin dal lancio (già in aprile oppure in autunno, anche se un debutto primaverile batterebbe sul tempo il rivale disneyano) solo negli Stati Uniti, per poi diffondersi nei mesi successivi anche nel resto del mondo.

L’offerta
Sicuramente il punto di forza di un progetto come questo è la capacità di investimenti di Cupertino: le risorse rivolte alle produzioni originali sarebbero già nell’ordine del miliardo di dollari che potrebbe presto essere superato. Un primo colpo eclatante è stato il contratto in esclusiva con Oprah Winfrey, che svilupperà contenuti solo per Apple, a cui ne è seguito uno analogo con JJ Abrams. Ma su altri fronti strategico è anche un accordo di collaborazione coi detentori dei diritti di Sesame Street, un importante show per ragazzi negli Stati Uniti, o ancora quelli dei Peanuts. Altri progetti sono stati prima promossi e poi cancellati, come il biopic su Dr Dre cassato per le violenze sessuali esplicite, ma il novero dei titoli che potrebbero gradualmente arrivare nel catalogo della Mela è piuttosto promettente.

Secondo quanto riportato finora da varie fonti sarebbero infatti numerose le serie e i film su cui si sta lavorando. Fra i primi ad avere concrete conferme c’è Top of the Morning, lo show di e con Reese Witherspoon a cui si affianca Jennifer Aniston, entrambe impegnate a rappresentare la vita dei presentatori dei morning show americani. A questa si dovrebbe aggiungere una serie drammatica con Richard Gere, adattamento di un titolo israeliano, e Little Voices, una dramedy su dei cantanti in erba prodotta da Abrams con Sara Bareilles. Calls sarà invece l’adattamento di un titolo francese la cui fruizione sarà supportata da file audio e materiali visuali diffusi assieme agli episodi.

Di recente è stato annunciato che il regista di Thor: Ragnarok Taika Waititi dirigerà e scriverà una serie tratta dal film di Terry Gilliam I banditi del tempo, mentre l’Aquaman Jason Momoa sarà il protagonista di See, un dramma fantascientifico in cui tutta l’umanità è cieca ad eccezione di due gemelli (sceneggiatura firmata da Steven Knight di Peaky Blinders e Francis Lawrence di Hunger Games). Anche il regista M Night Shyamalan dirigerà il primo episodio di una serie dai toni thriller psicologici; Dickinson, invece, ricostruirà la vita della poetessa Emily Dickinson.

Il regista premio Oscar per La la land Damien Chazelle si occuperà di una serie ancora avvolta nel mistero, in cui è coinvolto anche lo studio produttore di House of Cards. Kristen Bell, Stanley Tucci, Josh Gad e Tituss Burgess (il Titus di Unbreakable Kimmy Schmidt) arricchiranno poi il cast vocale della serie animata musical Central Park, dal creatore di Bob’s Burger. Di Little America, invece, si occuperà la coppia Kumail Nanjiani e Emily V. Gordon, già reduci dal successo di The Big Sick. Per gli amanti del basket, Swagger racconterà la vita del cestista Kevin Durant.

Ambizioso è anche il progetto seriale su più stagioni che porterà all’adattamento del Ciclo delle Fondazioni di Isaac Asimov, su cui lavorerà David S Goyer (Batman Begins, Ghost Rider, Terminator). Una serie antologica sarà tratta anche da Amazing Stories di Steven Spielberg. Di videogiochi parlerà in modo comico la serie creata da Rob McElhenney e Charlie Day di Always Sunny in Philadelphia, mentre la casa produttrice nominata agli Oscar Cartoon Saloon proporrà un film d’animazione. I fan di Ed Sheeran potranno poi ritrovarlo nel documentario sulla sua carriera intitolato Songwriter.

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